…Dal Mercato di Paloquemao, Bogotà

Per avere una visione completa delle produzioni alimentari di un paese, basta andare in un mercato, luogo che in ogni parte del mondo considero l’anima del popolo, e perdersi con i 5 sensi attivati al massimo per incamerare nella memoria ogni nuova piccola o grande scoperta che sia!

La complessa geografia della Colombia con le sue diverse zone climatiche riempie i mercati di infinite varietà di frutti e verdure dai sapori, colori e forme più disparate: dalle Ande alla Foresta Amazzonica, ai Caraibi.

Accompagno la mia amica Natalia al Mercato di Paloquemao, uno dei più rinomati, dove mi sono “divertita” a stressarla di domande: “Cos’è? Come si mangia? Che sapore ha? ” mentre negoziava con ogni venditore i prezzi della sua spesa settimanale! Gracias mi amiga!

Il Mercato di Paloquemao é diviso per settori alimentari: ortofrutta, pescheria, carne (diviso a sua volta per tipo di animale), banchi di solo uova (mai visto così tante cataste di vassoi di uova), erbe aromatiche e varie ed eventuali.

Banchi colmi di avocados, ananas, mango, lime, platano verde, tanto per citare i più conosciuti, un paradiso per tutti i food lovers!! E gli amanti dei famosi superfoods, dalle molteplici qualità nutrizionali, possono sbizzarrirsi nel trovare quello più particolare.

Riconosco facilmente sacchi di quinoa che arrivano dalle Ande dei vicini Perù e Bolivia, montagne di ananas, banane, avocado, mango e tutti gli  altri frutti tropicali che troviamo a peso d’oro nei nostri supermercati.

Riconosco qualche frutto strano già incontrato in precedenti viaggi, di cui però non ricordavo nome ed uso e faccio conoscenza con molti altri …

E voi, li conoscete tutti?

Bienvenidos en Colombia!

Silvia Rossi
Bogotà, 10 marzo 2018

Torna a “Un weekend a Bogotà”

Un weekend a Bogotà, una metropoli da riscoprire

sorprendendomi, come spesso le metropoli sanno fare e nelle cui grandezze mi perdo.

Tappa d’obbligo per i voli intercontinentali, ma spesso snobbata per altre idilliache località del Paese, un weekend a Bogotà è necessario giusto per vedere i monumenti principali, ma per entrare nello spirito Bogotano, del tempo in più non guasta!

Già dall’aereo Bogotà palesa la sua estensione di enorme agglomerato urbano (circa 8/9 milioni di abitanti), nella “sabana” della Cordillera Orientale delle Ande Colombiane a circa 2600 mslm.  Circondata dalle cime di cerros che superano i 3000 mslm. Note tecniche necessarie per comprenderne la geografia 🙂

In questa immensità formata da 20 quartieri, per un weekend a Bogotà ci si può concentrare negli antichi barrios de La Candelaria, Egipto, La Concordia, Las Aguas, Germania, Las Nieves, ed altri dove si trovano i principali monumenti, palazzi istituzionali, musei e luoghi di interesse storico. 

Plaza Bolivar
Plaza Bolivar
La Pola
La Pola

In questo mix di stili sembra di essere a cavallo tra tempi diversi: dalla colonizzazione spagnola, ai tempi in cui la giovane Nazione indipendente creava la sua storia, fatta di eroi rivoluzionari e martiri patrioti.  Come non appassionarsi alla storia della Pola! (vedi wikipedia Policarpa Salavarrieta).

La Candelaria
La Candelaria

La Candelaria è il nucleo originario della fondazione di Bogotà (1538); camminando in questa manciata di calles strette e ripide, tra le sue case in stile coloniale, non si può fare a meno di ammirare gli innumerevoli dettagli di porte, finestre, mura coloratissime e spesso decorate da murales che caratterizzano questo barrio. (vedi gallery La Candelaria)

Plazoleta Chorro de Quevedo
Plazoleta Chorro de Quevedo

Il cuore de La Candelaria è intorno alla Plazoleta del Chorro de Quevedo, dove su un antichissimo nucleo indigeno i conquistadores hanno costruito il primo insediamento. Piena di graziosi bar e cafè, da qui parte la famosa e caratteristica Calle del Embudo, ricca di coloratissimi murales e negozi di artigianato. Murales che raccontano il mix di culture che compongono il Paese, dalle Ande, all’Amazzonia, ai Caraibi (vedi la photo gallery Murales).

L’imponente presenza della Torre Colpatria, del BD Bacatá ed altri grattacieli, ti fanno tornare ai giorni nostri, ad una metropoli in profonda evoluzione, con immensi cantieri aperti da cui nasceranno strutture all’avanguardia. A pochi chilometri da La Candelaria, in piena città, si trova il Chapinero, la zona dove ero ospite: un quartiere moderno, cosmopolita, gay friendly che mi ha ricordato alcune metropoli d’Europa e del Nord America!

Un weekend a Bogotà, sorprendendomi, come spesso le metropoli sanno fare e nelle cui grandezze mi perdo (e con due giorni baciati dal sole, una rarità da quelle parti).

Fast tips per un weekend a Bogotà:

TRASPORTI: oltre al taxi, ho utilizzato molto Uber (scaricate l’App), è molto diffuso ed economico. Il sistema di autobus TransMilenio collega i principali punti della città.

MUSEI E ATTRAZIONI:

  • Museo del Oro (4.000COP poco più di 1€…), una delle raccolte di manufatti d’oro più grande al mondo, probabilmente la tanto cercata El Dorado adesso è qui dentro. Da non perdere, alla fine delle esposizioni, la sala de La Ofrenda (L’Offerta): una mostra interattiva relativa al tema delle offerte in oro che  il popolo Muisca faceva ai propri idoli. In un ambiente semi-buio, seduti in terra intorno ad una specie di cerchio magico, tra proiezioni, giochi di luci e suoni, le pareti collegano cielo e terra, “introducendo il gesto dell’offerta fatta dallo sciamano per promuovere o ripristinare l’equilibrio del mondo”. Molto suggestivo!!
  • Cerro de Monserrate 3152 m.slm (funicolare o teleferico 20.000COP a/r): sulla cima del cerro si trova il Santuario de “El Señor Caído” (Cristo Caduto), vale la pena solo per vedere Bogotà dall’alto (c’è anche il sentiero pedonale ma non avevo molto tempo…). Ho dovuto prendere la funicolare perché il teleferico era chiuso per manutenzione, ma il secondo è sicuramente più spettacolare.
  • Tranvia Storica: un modo divertente per ripercorrere la storia del paese attraverso delle brevi rappresentazioni inscenate a bordo di un vecchio tram, che percorre le vie de La Candelaria. (20.000COP /persona). Molto brave le guide/attori che interpretano vari personaggi storici.

FOOD&BEVERAGES: arepas, empanadas, pasteles ed  altre frittissime cose buone si trovano a tutti gli angoli delle strade, carretti di street food sono onnipresenti. Per il tipico Ajiaco o i Tamales meglio affidarsi ad i consigli dei locali. Un  caffè al Juan Valdez è un po’ come andare allo Starbucks colombiano…

El Gato Gris
El Gato Gris

Molto famoso è El Gato Gris cafè restaurante con musica dal vivo. Consiglio un tavolo in uno dei terrazzi dei piani più alti, da cui si ha la vista su i tetti de La Candelaria (proprio dietro il Chorro de Quevedo).

Per avere una visuale a 360° delle produzioni alimentari colombiane basta fare un giro al mercato di Palequemao e perdersi tra frutta e verdure che non si trovano facilmente nei mercati europei. Un paradiso per gli amanti dei mercati! (vedi la gallery)

Insomma, un weekend a Bogotà per iniziare il viaggio in questa incredibile Colombia. Hai lettoPerché in Colombia?

Silvia Rossi
marzo 2018

Murales e Street Art de La Candelaria di Bogotà

Oltre alle antiche case coloniali con mura, porte e finestre coloratissime, Murales e Street Art de La Candelaria di Bogotà ti parlano. Non occorrono parole, esprimono perfettamente ogni concetto che rappresentano e catturano l’attenzione di noi ignari turisti, che rimaniamo estasiati ad ammirarli e fotografarli.

Una piccola rassegna fotografica di Murales e Street Art de La Candelaria di Bogotà: messaggi di pace, cultura, rispetto per la vita e per Madre Natura. Raccontano del mix di culture che compongono il Paese, dalle Ande all’Amazzonia, ai Caraibi e della voglia di riscatto sociale agli occhi del mondo.

Una forma d’arte che in Colombia è di casa e questo ne è solo un primo approccio… continuate a seguirmi e vi porto a Medellin, Cartagena, ect,  etc…

→ hai letto Perchè in Colombia?

Silvia Rossi
marzo 2018