Alla ricerca del Thai Mood: al Nord tra Chiang Mai e Chiang Rai

Alla ricerca del Thai Mood: al Nord, Chiang Mai e Chiang Rai

Finalmente al Nord, la parte più attesa del viaggio in Thailandia, alla volta di antiche culture e civiltà, nel crocevia dei commerci asiatici del Golden Triangle, nel triplo confine tra Thailandia, Myanmar, Laos. Alla ricerca del Thai Mood tra Chiang Mai e Chiang Rai.

DAY 4 Chiang Mai

La cittadina di Chiang Mai ha una storia centenaria alle spalle, con il suo mix di culture e tradizioni che le dona il tocco di “vero Thai”. La cinta muraria con il fossato pieno d’acqua (e di pesci gatto) ti riporta indietro nel tempo ed il paesaggio rurale intorno alla città ne amplifica la sensazione. E’ allo stesso tempo vivace e moderna, piena di attività turistiche. Mi perdo in ogni mercato, faccio scorta di olio di cocco, inizio a forse a sentire il Thai Mood? Da non perdere il Somphet market con specialità Thai del nord.

Mattinata un po’ buttata: prima mi prende bene l’idea di andare al Tiger’s Temple a coccolare un tigrotto… ma una volta arrivata lì i sensi di colpa hanno preso il sopravvento. Non pago per far drogare animali che in natura mi vedrebbero come uno spuntino. E niente, nel mentre il tassista se n’è andato, mi trovo nel nulla e non so come tornare in città… Mi avvio a piedi, chiedendo l’autostop… si fermano due ragazze ed anche se nessuna delle due parla inglese, ci siamo capite e sono state così gentili da portarmi fino alla fermata di un mini bus collettivo che porta in città. 

Monsoni in corso
Monsoni in corso

 

Come partiamo i Monsoni si ricordano che è la loro stagione… il loro momento… e con tutta la loro arroganza rovesciano in pochi minuti il diluvio universale. Ma io sono al riparo su questo “mini bus”, i Thailandesi mi guardano curiosi e mi sorridono, trasmettendomi tranquillità (fuori fiumi d’acqua, senza metafore). 

DAY 5 Chiang Mai 

La giungla chiama, è li, appena fuori dalla città, finite le risaie, si inerpica sulle montagne avvolte nelle nubi d’acqua di questa stagione. Trovo un tour in giornata che comprende varie attività, dalla passeggiata sull’elefante (mai più lo giuro!!poveri elefanti…), al rafting, al trekking tra le risaie e nella giungla fino ad una cascata e visita ad una Butterfly Farm. Il sole ad un certo punto fa  capolino tra le nuvole della mattina regalandomi un gran finale di giornata!!  Finalmente in totale connessione con la natura!

DAY 6 Chiang Rai

Arrivo a Chiang Rai nel pomeriggio, dopo circa 4 rilassanti ore di autobus tra panorami di risaie e giungla lungo la strada.

La cittadina di per sè non è molto interessante, gli obiettivi erano il White Temple (Wat Rong Khun) ed il Golden Triangle, che ho incluso in un’ escursione in giornata, che comprendeva anche il Black Temple (Baan Dam), Mae Sae al confine con il Myanmar e la Fish Cave. Sul White Temple e la fantasia del suo autore rimango ancora incantata a guardare le foto ed ogni suo singolo sfavillante dettaglio di bianco ed argento, invece al Black Temple, sono rimasta indignata dalla collezione di pelli e corna di animali esposta in bella vista ed dal piccolo zoo nel parco. Non è proprio ciò che mi piace ammirare.

Il confluire dei fiumi Ruak e Mekong segna il triplice confine tra Thailandia, Myanmar e Laos, disegnando così il Triagolo d’Oro, una delle più vaste zone del mondo di produzione di oppio. Un simpatico museo racconta la storia di luoghi.

Mae Sae, è il punto più a nord di tutta la Thailandia, cittadina di confine alle prese con una dogana molto trafficata. Mi fermo giusto per un piccolo shopping, i prezzi sono la metà che a sud!! dsc_0879-collage.jpg

Ultima tappa ma carinissima, la Fish Cave, immersa nel verde a ridosso della montagna, ovviamente con il suo tempio, il laghetto pieno di carpe e pesci gatto, scimmie intorno a me (in dotazione un bastone per scacciarle ma non ce n’è bisogno), una bella scalinata ai rifugi dei monaci eremiti. Thai Mood?

A me, che ho fortemente voluto vedere il Nord. Perchè la Thailandia non è solo isole e mare 🙂

Ma per “riposarci da queste fatiche” → le isole ed il mare della Thailandia

Thailand, agosto 2015
Silvia Rossi

Alla ricerca del Thai Mood. Day 1 – Bangkok

Bangkok Day 1

Bangkok & Ayutthaya, Chiang Mai, Chiang Rai & The Golden Triangle, le isole di Ko Tao, Ko Samui, Ko Phangan (con Full Moon Party). Tre settimane di aerei, autobus, taxi, pick up, tuk tuk, aliscafi, motorino, elefante ed autostop.

Mille mondi in un uno: dalla megalopoli di Bangkok (con tutti i suoi infiniti mondi all’interno) alle risaie ed alla giungla del nord, alle famose (e inflazionatissime) isole.

Mondi nuovi per me! Il primo sbarco sul continente asiatico, lo “smiling country”, patria del Buddismo, storia, cultura, giungla, spiagge e mare da sogno…what else?

DAY 1

Ma iniziamo da Bangkok. Volo con Aeroflot, la temperatura a bordo della compagnia di bandiera russa rispecchia gli standard siberiani e fuori dall’aeroporto di Bangkok mi accoglie un caldo-umido che non è troppo diverso da quello di Firenze di quell’agosto 2015. Così come il traffico 😉

Avevo prenotato una guest house nella Old Bangkok (The Royal Thatien Village) dove mi hanno dato una camera con vista praticamente davanti al Wat Pho! Molto carino, tutto in legno ed il solo fatto di togliersi le scarpe e di lasciarle nella scarpiera in fondo alle scale prima di salire in camera già mi piaceva!!  Mi lasciava perplessa solo la finestra tra il bagno e la camera (…).

Il mio ormai collaudato metodo anti jetleg è fare di tutto per ignorarlo: fare il possibile per riuscire ad arrivare a sera e crollare ad un orario che non mi svegli poi nel cuore della notte. Ed è solo mattina presto… Lascio la borsa, colazione con riso e curry verde (…) nel locale sotto l’albergo e parte il tour esplorativo.

Subito immersione spirituale al Wat Pho, il principale centro religioso di Bangkok. Nonostante la moltitudine di turisti è impressionante come i monaci non si distolgano dalla preghiera e le attività dentro ai templi continuino indisturbate. Rimango totalmente rapita dalle decorazioni, stucchi, specchi, mosaici che ricoprono completamente i templi, chedi e stupa vari, avrei voluto fotografarne ogni singolo dettaglio. Mi immagino le migliaia di artigiani che si sono dedicati alla realizzazione di queste meraviglie.

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Rientro in hotel per una pausetta, poi di nuovo fuori a girellare lungo il fiume Chao Phraya, tra i negozietti di medicina orientale ed al Tha Tien market con banchini di street food colmi di cibi mai visti. Continuando, arrivo fino al Tha Prachan Pier Market pieno di oggetti di design e di installazioni artistiche degli studenti della vicina università. Infiniti micromondi. Rientro in hotel con un Tuk Tuk, da ora lo prenderò svariate volte. Ogni spostamento è un’esperienza che parte dalla negoziazione del prezzo all’ arreggersi bene in curva per evitare di essere sbalzato fuori!

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Per i più romantici consiglio un aperitivo all’ Amorosa, non proprio tipico Thai ma con terrazze che affacciano sul fiume davanti al bellissimo Wat Arun che con l’illuminazione notturna è ancora più suggestivo. Arrivo fino a Khaosan Road e lo scenario cambia radicalmente: dalla tranquillità di qualche strada prima, al delirio totale di questa via totalmente dedicata ai turisti. Folle di stranieri, locali con musica altissima che fanno a gara tra di loro a chi la spara più alta, street food (e vai col primo Pad Thai di una lunga serie), bancarelle di ogni tipo, centri massaggi direttamente in strada… e perché non provare?

continua con: Day 2 – Bangkok

Thailandia, Agosto 2015
Silvia Rossi